I visual traducono questa tensione in trattamenti grafici materici e segni imperfetti, dove le parole della canzone, incise come tracce emotive, suggellano un rapporto profondo con la memoria e con la propria interiorità.
Ispirato all’omonima canzone dei CCCP, il progetto indaga la nostalgia e il legame con le proprie radici familiari. Come l’autore dedicò il brano alla nonna, anche qui l’amore diventa gesto intimo e ambivalente: cura e ferita, dolcezza e fatica.